Il 5 giugno è passato. Apocalisse Maya scampata. Fiù, posso andare a giocare al superenalotto, in attesa del 21 dicembre.
Oltre all’imminente vittoria al superenalotto, credo nelle coincidenze fortunate, che forse non sono poi così fortuite. Corrispondenze che ti stampano in faccia una bocca e un paio d’occhi spalancati di meraviglia.
La storia è questa: Che ci faccio? (la mia nuova canzone, ancora raggiante per il riconoscimento al Premio Pigro, omaggio a Ivan Graziani) scalpitava per infilarsi dentro al tubo, impaziente di scorrazzare per l’etere. Rovistando qua e là ho ritrovato delle immagini riprese, non so bene quando, con la mia piccola videocamera (chelevogliotantobene, poverina). Senza volerlo, avevo in casa gli ingredienti per preparare una confettura genuina e “angelica” quanto basta.
Magari un giorno Che ci faccio? indosserà l’abito buono della domenica, chi lo sa. Oggi è una signorina in tenuta da jogging, con pochi grilli per la testa, una semplice canotta e un paio di shorts… che mica le mandiamo a spasso ignude, “le sante”.
Dicono che il buon vino sia quello coi difetti. Io credo sia un po’ così anche per la mia confettura.
Alla base di tutto ciò, sempre una solida, romantica incertezza. Attingetene a piene mani, è per voi.
Enjoy 🙂