(Parole e Musica di Angelica Lubian)
L’incompetenza non ha limiti e tocca sempre a me farne le spese.
La tua ignoranza non è l’alibi per prosciugare favole e chimere.
Io odio la prepotenza con cui giudichi a cuor leggero senza alcun diritto.
La tua coscienza non ha scrupoli, disprezza e manca di rispetto.
Il rifiuto non sempre è un tentativo fallito, è coraggio portato all’indirizzo sbagliato.
Mettersi in gioco con chi nega il confronto, senza arte né parte.
E avrai voglia di imbrattare con infami presunzioni le mie tele consumate.
Avrai voglia di azzannarmi fino all’ultimo brandello incastrato in mezzo ai denti.
Avrai voglia di guarirmi da ciò che non sei tu,
perché lo sono io.
La mia pazienza non fa crediti e tocca sempre a te darne le prove.
L’irrilevanza dei tuoi moniti, solo bastoni tra le ruote.
Avrai voglia di imbrattare con infami presunzioni le mie tele consumate.
Avrai voglia di azzannarmi fino all’ultimo brandello incastrato in mezzo ai denti.
Avrai voglia di guarirmi da ciò che non sei tu,
perché
sei senza arte né parte, vuoi solo piene le tasche.
Sei senza arte né parte, vuoi solo piene le tasche.
Avrai voglia di imbrattare con infami presunzioni le mie tele consumate.
Avrai voglia di azzannarmi fino all’ultimo brandello incastrato in mezzo ai denti.
Avrai voglia di guarirmi da ciò che non sei tu,
perché lo sono io.